La vita di Enzo Ferrari Retour à l'accueil
I primi anni
Nato il 18 febbraio 1898, già da piccolo Enzo si appassionò ai motori: rimase subito affascinato quando il padre acquistò la prima auto, una monocilindrica De-Dion Bouton. Passava il tempo nella carpenteria metallica del padre, alimentava la passione per le automobili seguendo le corse automobilistiche nella zona e sognava di diventare un pilota di successo.



Tutto cambiò quando, durante la Prima Guerra Mondiale, la polmonite si portò via sia il padre Alfredo che il fratello Dino, che si trovava al fronte. Anche Enzo partì per il fronte qualche tempo dopo e fu colpito dalla stessa malattia, ma riuscì a guarire sul finire della guerra.
Ritornato a casa, riuscì ad ottenere un colloquio con la Fiat, ma non ottenne un lavoro. Rimasto a Torino, venne assunto nell’officina del bolognese Giovannoni, per il quale iniziò a collaudare mezzi da guerra dismessi, guidandoli fino a Milano. Fu qui che divenne amico con Ugo Sivocci, colui che suggerì a Enzo di trasferirsi a Milano per lavorare alle Costruzioni Meccaniche Nazionali (CMN) con lui.